domenica 1 marzo 2015

La ragazza che...sperava tanto in un "BUONA LA PRIMA!"

Finalmente un nuovo lavoro: la comparsa in una pubblicità!
Mai fatto nulla del genere, mai stata su un set, tutto quello che mi aspetto è frutto di Dawson e i suoi miseri tentativi di far cinema [si ok, alla fine ci riesce, ma non è documentata tanto bene la cosa...]. In sostanza mi immagino un cameramen su una sedia a rotelle automatica che viaggia lentamente in una stanza e ovviamente il CIAK, quella ghigliottina per falangi bianca e nera, con un continuo urlare frasi tipo "Ciak AZIONE!", "Buona la prima!", "Sii più pensieroso...metti la mano sul mento...ora stupito. Più stupito!"...Insomma un sacco di banalità!
Prima di tutto la pubblicità a cui devo partecipare è per "Autogrill", ma la scena si svolge in banca e tutte noi comparse e l'attrice principale saremo dipendenti di banca.
No, non ho trovato un nesso logico fra autogrill e banca. No, nemmeno dopo aver girato. Si, non vedo l'ora di vederla in onda per poterlo capire.
L'unica attinenza che può esserci è una bambina che, sempre in banca, viene ripresa a giocare un una macchinina. Per il resto nebbia totale.
Dunque partivo bene: non avevo idea del perchè dovessi fare un'impiegata in banca in una pubblicità per Autogrill e le mie conoscenze e aspettative del set le avevo assorbite da un LENTISSIMO telefilm degli anni '90 in cui l'attore quindicenne in realtà aveva 30 anni, erano tutti vestiti orrendamente e Jenny era vista come il diavolo in persona solo perchè veniva dalla dissoluta New York. Attinenza alla realtà: ZERO.
Benissimo.

Iniziamo da venerdì, quando ricevo una chiamata da un numero sconosciuto .
"Pronto? Ciao sono la COSTUMISTA"
[dopo un secondo di bocca aperta, BUAHAHAHA]
IO: "Salve, scusi non la sento bene, lei mi sente?"
[Ahahahahahah] [vabbè sono cretina, il fatto che mi chiamasse la costumista mi faceva arrossire e ridere a caso. Poi ho smesso con i risolini sommessi, ma ho tenuto un sorriso da beota per tutta la conversazione nei corridoi dell'università]
"Si si, la sento bene. Comunque per domani, devi fare un'impiegata di banca, quindi porta cose sobrie, senza strass, tutto sul nero o grigio, tailleur gonna o pantaloni, quello che vuoi e décolleté o ballerine se sei con un pantalone. L'importante è che siano scarpe aperte: è primavera! Ricordati che è primavera! Ok? Capito? Si gira in via Solferino alle 10. Ciao a domani!"

Perplessità numero uno: cosa avrà voluto dire con "E' primavera"? Nel senso che in questi giorni fa caldo come in primavera o che la pubblicità sarà trasmessa in primavera? Non lo so, ma va bene.
Perplessità numero due: quindi non si gira in un autogrill? Niente autostrada? Niente rustichella?
Da piccola guardando le pubblicità delle bambole morivo di invidia nei confronti delle attrici bambine perchè ero convinta che regalassero loro le bambole che usavano per girare. Quindi davo per scontato che girando in un autogrill potessimo mangiare gratuitamente delle rustichelle [BUONEEEE!].
Comunque nel mio immaginario pensavo che ricreassero un Autogrill in via solferino e che noi tutti facessimo la parte dei "banchieri" che vanno in pausa pranzo a mangiare rustichelle. Forse un pò macchinosa come cosa, ma nella mia testa era l'unico senso per queste parole messe insieme in una pubblicità: autogrill - impiegati di banca - via Solferino

Preparo tutte le mie divise da hostess nere e sobrie e sabato alle 9.40 dopo quasi 4 km a piedi a passo di lumacorno per occupare i miei 50 minuti di anticipo mi fermo al cancello giusto nella via giusta e scopro che non c'è nemmeno un'insegna di Autogrill. Le mie certezze crollano. Per fortuna c'è tale Jasmine accanto a me che parla senza sosta con uno [che non riesce a interloquire se non con cenni del capo] e l'altra mezz'ora di attesa mi passa velocissima. In 15 minuti mi sembra già di conoscerla da una vita: cubana, prima bianca in famiglia in un secolo di storia, si sposa a 19 anni e viene in Italia, 64 kg ma quando lavorava in gelateria 69 perchè mangiava 1 kg di gelato al giorno, quando ha 40 di febbre è tutta arzilla ma quando ne ha 38 no, ha fatto la comparsa in un film di Sorrentino e lo stava mandando a quel paese perchè non voleva bagnarsi i capelli in piscina, è l'anima delle feste e la trascinatrice del gruppo. Annebbiata dalle sue parole non noto subito la sua orribile pochette su cui è stampato un suo primo piano su sfondo viola. [bleah!] E' una pazza logorroica ma è gentile e mi fa ridere.

Finalmente ci fanno entrare, ma la costumista è occupata a vestire l'attore principale, il papà della bambina che gioca con la macchinina, che dovrà parlare con l'unica altra attrice impiegata di banca.
[Fra l'altro googlando un pò ho scoperto che costui ha fatto uomini e donne, cento vetrine, comparse in film come "Rush" e che è l'attuale compagno dell'ex moglie di Raul Bova!!Proprio un VIP insomma...O.O]
Dopo più di 25 outfit diversi che prova l'attore, la COSTUMISTA [ahahahah] si dedica alle comparse, tutti i miei vestiti passano sotto il suo occhio critico e sono miseramente bocciati [bene]. Alla fine mi da dei pantaloni in lana grigia larghi che oltre a prudermi le gambe mi fanno schifo e sicuramente grassissima, camicia bianca e giacca di un grigio un pò più scuro di quello dei pantaloni. Con mia somma gioia passiamo al reparto trucco e parrucco, ma anche lì non mi va proprio benissimo: optano per pettinarmi con una coda bassa con la riga in mezzo che di solito non faccio nemmeno per andare a dormire. [ma uffaaaaa!] Inoltre mi lasciano pure fuori le orecchie, che io ho leggermente a sventola. Insomma non ho la possibilità di fare i conti con uno specchio ma sicuramente sono orribile, sembro almeno 5 kg e 10 anni in più e l'unica cosa che posso fare è coprirmi un pò le orecchie con i capelli tutte le volte che le truccatrici non mi vedono.
Ah dimenticavo! Come scarpe PRIMAVERILI ovviamente décolleté nere!

Quando finalmente siamo pronti per girare, mi indicano la mia postazione e mi dicono che dovrò tagliare diagonalmente la stanza in cui hanno magistralmente ricreato una banca camminando.
Ok facile, posso farcela.
Ma...
salta la corrente in tutto l'isolato. Ormai sono le 11.45 e mentre aspettiamo di ritornare in un ambiente più luminoso la produzione decide che l'attore padre di Emma sul set, deve avere anche una moglie e visto che somiglio leggermente alla bambina decidono che sarò io a farla e iniziano a cambiarmi per darmi un abbigliamento più consono [siiiiiii!!!] parlando anche di cambiarmi pettinatura [deo gratias!Quindi lo sapete anche voi che non mi si può vedere così? Questa è discriminazione però...].
Quando sono quasi convinti dell'outfit però mi mettono accanto all'attore e si accorgono di 2 cose: sono più alta di 15 cm [ok con i tacchi, ma senza comunque di 5] e ho 15 anni meno di lui [la bambina ha 10 anni]. Quindi niente, non regge sta storia: rivestiti come prima e tieniti quello schifo di coda bassa. Grazie.
Finalmente torna la corrente, ma avendo trovato un'altra mamma più vecchia e più bassa fra le signore della produzione, devono affrontare il suo restyling. Morale non inizieremo mai!
Nel frattempo sono le 13, la mattina è passata senza fare nulla, io non ho ancora capito cosa c'entra tutto quello che vedo con un autogrill e comunque decidono di portarci a pranzo. [yeppaaaa!]
Mangio risotto allo zafferano e salsicce [slurp] e carne e patate.
Ho sonno e dopo pranzo tutti dobbiamo ripassare sotto le mani delle truccatrici e per un attimo spero mi cambino pettinatura visto che tanto non sono ancora stata ripresa, ma niente. [nervi]
Alle 15 finalmente iniziamo a girare e scopro che:
- non c'è il ciak
- nessuno dice "Ciak azione!", ma dicono una cosa tipo "Stand by, camera floor [cioè credo, questo sempre secondo la mia personale interpretazione...], COMPARSEEEEE [sei comparse su dieci devono muoversi ed è un casino perchè io nella mia traiettoria diagonale ne incrocio ben quattro!], AZIONE!"
- e soprattutto non esiste il "Buona la prima!"

Proviamo 30 volte LA scena. Perchè si tratta di UNA BENEDETTA SCENA. E noi la proviamo 30 volte in 3 ore. Perchè? Perchè?! Perchè?!?!
I motivi sono vari:
- perchè io devo "camminare più veloce come se dovessi andare a parlare con il capo e sei arrabbiata e vuoi dirgliene quattro" [ si certo! Le prime 13 volte ho un sorriso a 85 denti che non riesco a levarmi. Poi alla 14esima volta entro nella parte? No inizio solo ad avere male ai piedi e vorrei essere Jasmine che è seduta e fa finta di leggere da ormai un'ora e mezza!]
- perchè dopo la sesta prova mi danno in mano una certelletta azzurra da tenere con due mani
- perchè dopo la decima danno a quella dietro di me una cartelletta gialla da tenere sotto il braccio rivolto verso la telcamera
- perchè l'attore si tocca la fede in modo irritante [e vabbè anche tu...]
- perchè moglie e attrice non si stringono bene la mano
- perchè dopo la quindicesima prova la comparsa in fondo deve prendere anche in mano una penna [essenziale]
- perchè dopo la diciassettesima volta la comparsa davanti a me deve contare due secondi e poi girarsi e partire
- perchè la bambina non si è seduta bene in braccio al papà
- perchè forse è meglio farla sedere in braccio alla mamma [no, andava bene anche in braccio al papà]
- perchè la scrivania forse va meglio spostata un pò più indietro
- forse ancora un pò più indietro
- perchè l'attore si tocca ancora la fede in quel modo [e piantala un pò!!]
- perchè la bambina è ungherese e non ha capito bene cosa dovesse fare [è ungherese?! ma seriamente?? Ma non potevano scegliere un bambino, che con la macchinina ci azzeccava meglio e italiano così velocizzavamo il tutto?! Poi ora che la guardo bene è anche un pò strabica...ma forse sono solo stanca e acida. Forse eh! Moves!!!]
- perchè non c'è bisogno di quella comparsa quindi "vai pure a casa" [volevo andare io a casa!!Manda a casa me!]
- perchè "stringetevi un'altra volta la mano" [ma bastaaaa!]
- perchè dietro la telecamera sono in 15 e fanno casino assurdo [scusate!! Io ho mal di piedi e continuo a fare avanti e indietro con la faccia arrabbiata per nulla!]

Non so come ma alla fine in un atto di bontà ci lasciano andare, a noi comparse, e prima che cambino idea mi rimetto i miei orribili vestiti neri da hostess [grrr alla costumista, grrr!] e mi sciolgo quella coda immane.
Scappo via, correndo, dopo "solo" 8 ore di cui 3 passate a girare avanti e indietro sui tacchi, vestita e pettinata da zitella, sperando che se mai mi si dovesse vedere dietro agli attori [che fra l'altro non hanno nemmeno parlato! Cos'è sta storia? Dawson non mi ha insegnato proprio nulla!], non venga MAI riconosciuta da nessuno!



1 commento:

  1. Ma questa gente avrà addirittura studiato qualcosa per fare questo lavoro? Voglio dire, Dawson ci insegna anche che esiste una scuola di cinema, quindi perché no?? Forse gli "artisti" che si occupano di questo progetto dovrebbero prendere un po' più ad esempio il telefilm cult degli anni '90, perché mi sembra che anche la loro attinenza alla realtà sia pericolosamente scarsa...l'unica soddisfazione della giornata arriva senza dubbio dal settore culinario: ottimo pranzo!!

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