venerdì 25 gennaio 2019

La ragazza che...non attaccava bottone

Io non sono una che attacca bottone con gli sconosciuti. 
Forse perché sono ancora ligia alle regole ripetutemi mille volte da bambina: "Non parlare con gli sconosciuti, non accettare nulla da loro, tanto meno le caramelle!". Ma più probabilmente perché sto diventando più orco di quelli delle fiabe e schivo/schifo la gente. Sì, è un atteggiamento molto snob, ma non riesco proprio a non diffidare di chi sui mezzi o per strada parla a ruota libera con chiunque. 
Insomma, se mi doveste vedere parlare con qualche estraneo, di sicuro non ho iniziato io! Poi non è detto che non partecipi di buon grado alla conversazione: capita di rado, ma le persone con cui è successo le ricordo tutte.

Oggi è successo. 
Ero in giro con Jimmy e Charlie e una signora, sulla settantina, è scesa dalla macchina e mi ha chiesto se poteva avvicinarsi per guardarli.
"La mia è morta due settimane fa."
Le mie barriere frantumate: non c'è giorno che io non ringrazi per avere ancora Jimmy con me.
"Ho avuto cinque cani dall' 82 ad oggi, ma non ne prendo più, se dovesse succedere qualcosa a me e a mio marito non potrei sopportare di doverli lasciare in canile. Soffrono come noi, sa? Una volta avevamo un figlio, è morto dieci anni fa e il suo beagle ha continuato a festeggiare la sua auto, che nel frattempo usava mio marito. Un giorno, quando per l'ennesima volta a scendere dalla macchina non è stato il suo padrone, ho visto i suoi occhi rassegnati e pieni di tristezza: non ha più scodinzolato all'automobile, aveva capito."

Mi ha salutato e mi ha fatto gli auguri. Per la vita immagino. I pochi sconosciuti con cui ho parlato, mi hanno sempre salutata così, con un "Buona vita", certamente più bravi di me a trovare le parole di commiato adatte a conversazioni del genere.
E' strano oggi parlare così con qualcuno e non saperne nulla, non poterne cercare notizie sui social. Che bella però questa sensazione di cose sfuggenti, come dei sogni, di cose di cui non hai prove.

Una volta tornata alla mia vita non ho potuto non pensare alla signora, so che la ricorderò per molto tempo.

Si può tornare a vivere allora dopo tutti questi addii? Si può parlarne senza scoppiare a piangere?

Forse, ma la signora aveva gli occhiali a specchio e secondo me gli occhi lucidi quanto i miei.