lunedì 3 novembre 2014

La ragazza che...ha imparato che...

Ieri ho compiuto gli anni.
Ma ho iniziato a invecchiare una settimana fa, quando ho cominciato a pensarci. A fare quei pensieri da ultimo dell'anno, sul tirare le somme, su quanti chili mi ero proposta di perdere e su quanti soldi un anno fa pensavo che avrei avuto da parte ora per  fare un safari e che invece non ho. Ho iniziato a fare queste riflessioni, ma poi ho subito smesso, perchè sono amante delle tradizioni e volevo tenere l'autoflagellazione per i giorni dopo Natale, che sono i più grassi dell'anno e queste cose funzionano meglio. Quindi mi sono concentrata semplicemente sulla settimana che ha preceduto il mio ingresso nell'anno che mi porterà al quarto di secolo.
E ho fatto una lista delle cose che ho imparato in questa settimana appena trascorsa (avrete notato che la mia occupazione principale e preferita è fare liste...una cosa così bella) prendendo spunto da un divertentissimo libro, che non so spiegarmi come sia finito nella libreria di mia mamma e che porta il titolo "Dalla vita ho imparato che..". Questa frase è stata fatta completare da persone di tutte le età, ma ovviamente le più inaspettate perle di saggezza sono di bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Perchè non si sa come, a un certo punto della propria esistenza noi tutti iniziamo a farci domande astronomiche sul senso della vita, della morte, dell'amore, della fede, dei peli sulle gambe delle donne, etc..risposte che nei primi anni di vita non ci siamo mai preoccupati di cercare, perchè tutto era chiaro e cristallino e non c'era domanda che reggesse il confronto con "Perchè il formaggio puzza di piedi?" (o viceversa).
Tornando a ciò che ho appreso questa settimana e che cercherò di non dimenticare per doverlo rimparare, in questi sette giorni ho imparato che...
- è davvero possibile per me alzarmi alle 6.30 e andare a correre (anche per più di una volta ogni decennio)
- con una parrucca in testa si può ridere tantissimo
- con una parrucca in testa il tuo cane può non riconoscerti e ringhiarti
- con una parrucca in testa posso diventare similissima a mia mamma
- dopo 4 anni in cui non mettevo piede in piscina, è possibile tornarci, sempre rigorosamente senza lenti e coinvolgendo tutti gli altri presenti in una inaspettata nuotata alla "giochi senza frontiere", mettendoli nella condizione di schivare i miei piedi a martello delle gambate a rana che invadono le altre corsie e le miei traiettorie imprevedibili mentre nuoto a dorso
- per quanto tu possa conoscere un quadro, ci sarà sempre qualcosa di diverso da notare e a sorprenderti ogni volta che lo guardi
- è molto bello e rilassante non interrompere la lettura di un capitolo di un libro bellissimo se non te la senti in quel momento, anche se stai scendendo dal treno, anche se devi fare 1 chilometro a piedi per arrivare alla macchina, anche se sei già arrivato in macchina da 5 minuti e stai morendo di fame. Insomma se non vuoi interrompere un capitolo, puoi fare qualunque cosa leggendo, poichè tutto il resto, anche il fantomatico "tempo" ha meno valore di quella storia
- è davvero esaltante trovare alla radio proprio la canzone che volevi ascoltare
- non interrompere l'ascolto e l'interpretazione personale proprio della canzone che volevi ascoltare anche se sei già arrivato a casa e se stai morendo di fame provoca una sensazione molto simile a quella di una "missione compiuta"
- nonostante tutto l'impegno nello scrivere una lista della spesa, non sarò mai in grado di seguirla e peccherò sempre di presunzione pensando di ricordarmi tutto
- nonostante tutta la gente all' Esselunga il venerdì pomeriggio è importante non scegliere mai casualmente la frase sul barattolo della Nutella o della Coca Cola
- una delle poche cose che invidierò sempre agli americani sono le decorazioni super trash che usano per Halloween e Natale e che cercherò sempre di emulare
 - c'è almeno un giorno all'anno in cui posso sfoderare la mia bacchetta magica senza destare sospetti di instabilità
- nonostante penso di non avere più bisogno di altro nella vita (a parte una piscina, si intende), dopo il tuo compleanno non capisco come ho fatto a vivere fino ad ora senza un boccino d'oro al collo, dei pattini a rotelle (che imparo ora si chiamano quad) o una formina per fare l'uovo al tegamino a forma di pesce
- non riuscirò mai a esprimere veramente la mia gratitudine alla mia famiglia, al mio ragazzo e ai miei amici, ma ci proverò comunque sdolcinatamente come adesso
- lavorare con la fantasia è sempre il modo migliore per divertire e rendere avventurose le mie giornate. Perciò se ho una lunga mantella di lana con il cappuccio è giusto che mi senta Giovanna D'Arco tutte le volte che la indosso; se mi sorprendo con un sorrisetto sornione è giusto che mi senta la Gioconda; se guido con i guanti di pelle è giusto che mi senta un autista; se mi faccio lo chignon è giusto che mi senta sul palco della Scala, se accelero negli ultimi 100 metri della mia corsa mattutina è giusto che mi immagini un traguardo e un applauso; se parlo ai miei cani è giusto che pensi di essere il Dottor Dolittle; se guardo Pechino Express o Donna Avventura è giusto che mi immagini lì fra un anno; se capisco chi è il colpevole prima di Don Matteo o della squadra di CSI ho tutto il diritto di sentirmi un investigatore; se mi riesce una torta o una pasta sono tenuta a di dire "Cotto e mangiato" e a parlare a dei telespettatori

Infine in questa settimana e in questi 24 anni ho imparato che non sarò invecchiata del tutto finchè qualcuno non mi chiederà l'età e io non riuscirò a rispondere con sicurezza e rapidità, l'effettivo numero dei miei anni [no, 14 non è corretto già da un pò di tempo]...



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